Colombo, Emilio
11 April 1920 (Potenza (IT)) - 24 June 2013 (Rome (IT))Description Area
Emilio Colombo è nato a Potenza l'11 aprile 1920. Dopo aver concluso il liceo classico nella città natale si trasferì a Roma dove si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza. Si laureò in diritto ecclesiastico sotto la guida di Arturo Carlo Jemolo nel 1941. Dirigente nazionale della Gioventù di Azione cattolica (GIAC), nel 1946 fu eletto, ventiseienne, deputato all'Assemblea Costituente. Da allora sarà eletto deputato in Basilicata ininterrottamente per altre undici legislature fino al 1992.
Molto numerosi e di prestigio sono gli incarichi politici ricoperti nel corso di una lunghissima carriera. Nel 1948 gli fu conferito l'incarico di sottosegretario di Stato all'Agricoltura e foreste che conservò fino al 26 luglio 1951. In questi anni si occupò di seguire l'iter di approvazione della riforma agraria a fianco del ministro Antonio Segni che venne infine approvata nell'ottobre 1950. Si fece carico anche della legge per il risanamento dei Sassi di Matera che porta il suo nome.
Fu' ancora sottosegretario di Stato ai Lavori pubblici dal 17 luglio 1953 al 6 luglio 1955, finché con il primo governo Segni (6 luglio 1955) e il successivo governo Zoli occupò la carica di ministro dell'Agricoltura, In questo periodo cominciò anche a formarsi il suo interesse per il processo d'integrazione europea. Con il secondo governo Fanfani, Colombo passerà all'incarico di ministro del Commercio con l'Estero.
Un intervallo tra i suoi incarichi governativi è rappresentato dall'elezione sindaco di Potenza nel 1952.
All'inizio del 1959 fu nominato ministro dell'Industria e Commercio nel secondo governo presieduto da Antonio Segni e riconfermato nei successivi tre governi.
Importante, in questi anni, sarà la sua azione a favore dell'industrializzazione del Mezzogiorno grazie alle risorse messe a disposizione dalla Cassa e in concorso con l'ENI di Enrico Mattei.
La sua permanenza più lunga in un dicastero fu, però, al Tesoro, in cui rimase dal 22 giugno 1963 al 6 agosto 1970,
Con questo incarico, aderendo alla linea di rigore finanziario sostenuta dal Governatore della Banca d'Italia Guido Carli, pur tra numerose polemiche, riuscì a contenere gli effetti di una pericolosa spirale inflazionistica.
Il 6 agosto 1970 fu nominato Presidente del Consiglio. In tale veste si trovò a dover fronteggiare la rivolta di Reggio Calabria scoppiata per la mancata assegnazione alla cittò dello Stretto del titolo di capoluogo della Regione Calabria.
Oltre a elaborare un piano di sviluppo economico per la Calabria, Colombo e il suo governo cercarono di gettare le basi per uan nuova stagione di sviluppo del Sud Italia, ad esempio con l'apertura dello stabilimento dell'Alfasud a Pomigliano d'Arco.
Terminata l'esperienza da Presidente del Consiglio e fallito un nuovo tentativo di costituire un governo a sua guida, Colombo ricoprì ancora gli incarichi di ministro del Tesoro, ministro senza portafoglio con delega per i compiti politici particolari, ministro delle Finanze e ancora titolare del Tesoro fino a luglio 1976.
L'8 marzo 1977 venne eletto Presidente del Parlamento Europeo rimanendo in carica fino al 17 luglio 1979. Nel 1979 a sigillo del proprio impegno europeista ricevette il Premio Carlo Magno.
Fu ministro degli Affari esteri nel governo Forlani, nel primo e nel secondo governo Spadolini e nel quinto governo Fanfani.
Al momento della dissoluzione della Democrazia Cristiana nel 1994 e della sua trasformazione in nuovo Partito Popolare Italiano (PPI), dopo un'iniziale appoggio alla segreteria di Rocco Buttiglione Colombo sostenne convintamente coloro che vedevano con favore un'alleanza di centro-sinistra. Militò nle PPI fino al 2001.
Dal 1993 al 1995 fu anche presidente dell'Internazionale Democratico-Cristiana.
Nel febbraio 2003 fu nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Il 7 ottobre 2011 a Losanna ricevette la medaglia d'oro della Fondazione Jean Monnet
Relations Area
Colombo, Emilio
11 April 1920 (Potenza (IT)) - 24 June 2013 (Rome (IT))Description Area
Emilio Colombo è nato a Potenza l'11 aprile 1920. Dopo aver concluso il liceo classico nella città natale si trasferì a Roma dove si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza. Si laureò in diritto ecclesiastico sotto la guida di Arturo Carlo Jemolo nel 1941. Dirigente nazionale della Gioventù di Azione cattolica (GIAC), nel 1946 fu eletto, ventiseienne, deputato all'Assemblea Costituente. Da allora sarà eletto deputato in Basilicata ininterrottamente per altre undici legislature fino al 1992.
Molto numerosi e di prestigio sono gli incarichi politici ricoperti nel corso di una lunghissima carriera. Nel 1948 gli fu conferito l'incarico di sottosegretario di Stato all'Agricoltura e foreste che conservò fino al 26 luglio 1951. In questi anni si occupò di seguire l'iter di approvazione della riforma agraria a fianco del ministro Antonio Segni che venne infine approvata nell'ottobre 1950. Si fece carico anche della legge per il risanamento dei Sassi di Matera che porta il suo nome.
Fu' ancora sottosegretario di Stato ai Lavori pubblici dal 17 luglio 1953 al 6 luglio 1955, finché con il primo governo Segni (6 luglio 1955) e il successivo governo Zoli occupò la carica di ministro dell'Agricoltura, In questo periodo cominciò anche a formarsi il suo interesse per il processo d'integrazione europea. Con il secondo governo Fanfani, Colombo passerà all'incarico di ministro del Commercio con l'Estero.
Un intervallo tra i suoi incarichi governativi è rappresentato dall'elezione sindaco di Potenza nel 1952.
All'inizio del 1959 fu nominato ministro dell'Industria e Commercio nel secondo governo presieduto da Antonio Segni e riconfermato nei successivi tre governi.
Importante, in questi anni, sarà la sua azione a favore dell'industrializzazione del Mezzogiorno grazie alle risorse messe a disposizione dalla Cassa e in concorso con l'ENI di Enrico Mattei.
La sua permanenza più lunga in un dicastero fu, però, al Tesoro, in cui rimase dal 22 giugno 1963 al 6 agosto 1970,
Con questo incarico, aderendo alla linea di rigore finanziario sostenuta dal Governatore della Banca d'Italia Guido Carli, pur tra numerose polemiche, riuscì a contenere gli effetti di una pericolosa spirale inflazionistica.
Il 6 agosto 1970 fu nominato Presidente del Consiglio. In tale veste si trovò a dover fronteggiare la rivolta di Reggio Calabria scoppiata per la mancata assegnazione alla cittò dello Stretto del titolo di capoluogo della Regione Calabria.
Oltre a elaborare un piano di sviluppo economico per la Calabria, Colombo e il suo governo cercarono di gettare le basi per uan nuova stagione di sviluppo del Sud Italia, ad esempio con l'apertura dello stabilimento dell'Alfasud a Pomigliano d'Arco.
Terminata l'esperienza da Presidente del Consiglio e fallito un nuovo tentativo di costituire un governo a sua guida, Colombo ricoprì ancora gli incarichi di ministro del Tesoro, ministro senza portafoglio con delega per i compiti politici particolari, ministro delle Finanze e ancora titolare del Tesoro fino a luglio 1976.
L'8 marzo 1977 venne eletto Presidente del Parlamento Europeo rimanendo in carica fino al 17 luglio 1979. Nel 1979 a sigillo del proprio impegno europeista ricevette il Premio Carlo Magno.
Fu ministro degli Affari esteri nel governo Forlani, nel primo e nel secondo governo Spadolini e nel quinto governo Fanfani.
Al momento della dissoluzione della Democrazia Cristiana nel 1994 e della sua trasformazione in nuovo Partito Popolare Italiano (PPI), dopo un'iniziale appoggio alla segreteria di Rocco Buttiglione Colombo sostenne convintamente coloro che vedevano con favore un'alleanza di centro-sinistra. Militò nle PPI fino al 2001.
Dal 1993 al 1995 fu anche presidente dell'Internazionale Democratico-Cristiana.
Nel febbraio 2003 fu nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Il 7 ottobre 2011 a Losanna ricevette la medaglia d'oro della Fondazione Jean Monnet